Farmaci e consigli

Chi ha contratto la cosiddetta “Australiana” che presenta una sintomatologia importante con febbre alta fino a una settimana, ma anche una “semplice” sindrome simil influenzale, deve sapere che per guarire da questa malattia non sono efficaci gli antibiotici e non esistono farmaci che blocchino il virus. Si deve attendere che con il tempo esso diventi meno aggressivo e scompaia poi totalmente. È esclusivamente il medico che deve valutare come e quando prescrivere antibiotici per le complicanze gravi dell’influenza. Possono essere utili, invece, farmaci contro la sintomatologia cioè tosse, febbre, muco, preferibilmente chiedendo consiglio al medico o al farmacista.

«Purtroppo ogni giorno e nonostante le molte campagne informative attuate anche da Federfarma, veniamo a contatto con pazienti che chiedono al farmacista gli antibiotici con l’errata convinzione che curino l’influenza e le raffreddature – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Non ci stancheremo mai di dire che gli antibiotici oltre a non essere assolutamente efficaci in questi casi, ma solo nelle complicazioni che aggravano il corso della malattia, devono essere esclusivamente prescritti dal medico.

Esistono medicinali da banco che possono essere efficaci per sciogliere il muco (mucolitici), calmare la tosse (antitussivi), abbassare la febbre (antipiretici), ma anche in questi casi è sempre indicato il consiglio del medico o del farmacista per valutare eventuali interazioni con altri farmaci. Sempre valido il consiglio di rimanere a casa, a riposo, al caldo, assumere molti liquidi per una maggiore idratazione e tenere sotto controllo l’intensità dei sintomi».

Come sostiene l’Organizzazione mondiale della Sanità la migliore prevenzione è costituita dal vaccino consigliato a tutte le età (salvo casi specifici) con particolare evidenza per i soggetti anziani e in generale fragili.

«La vaccinazione è ancora possibile perché anche se il picco è previsto per la fine di gennaio l’influenza continuerà a colpire indicativamente fino a febbraio/marzo – spiega Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona –. È opportuno considerare che più ampia è l’immunità di gregge e maggiore protezione si offre alle persone fragili e a tutti quei soggetti che per motivi di salute non possono assumere il vaccino.

Ricordo, inoltre, soprattutto ai soggetti anziani, che si possono effettuare i due vaccini contro influenza e Covid anche nella medesima seduta».

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