Farmaci e consigli

IL FARMACO
14/11/2023 Federfarma Verona

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L'ARMADIETTO DEI MEDICINALI
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FARMACI E ESTATE: IL "VENTALOGO" AIFA
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L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) suggerisce alcune semplici precauzioni su conservazione, trasporto e corretta assunzione dei medicinali da adottare per un’estate in salute. Ecco le 20 regole da osservare:

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FARMACI DA VIAGGIO
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Lista dei farmaci da viaggio da mettere in valigia, indipendentemente dalla meta.

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Domande frequenti

Quando possono essere dispensati in farmacia, farmaci senza ricetta?

Il farmacista puo’ dispensare al cliente un medicinale prescrvibile anche in assenza di ricetta unicamente in caso di estrema necessita’ e urgenza (dm 31.3.2008) e solo in presenza di una delle seguenti condizioni: patologia cronica, necessita’ di non interrompere la terapia, prosecuzione della terapia a seguito di dimissione ospedaliera. In nessun caso e’ ammessa la dispensazione senza ricetta per: medicinali stupefacenti o psicotropi di cui al dpr 309/1990, medicinali con onere a carico del ssn, medicinali assoggettati a prescrizione medica limitativa da parte di centri ospedalieri o specialisti.
Il farmacista è tenuto a consegnare una sola confezione con il più basso numero di unità posologiche del farmaco richiesto, tranne il caso di antibiotici iniettabili monodose che possono essere consegnati in una quantità sufficiente ad assicurare la continuità del trattamento fino alla possibilità di contatto del paziente con il medico prescrittore. Il farmacista è tenuto inoltre a ricordare al cliente che la consegna del farmaco senza ricetta è una procedura eccezionale e che il cliente deve comunque informare il medico curante del ricorso alla procedura. A tal fine il farmacista consegna al cliente una scheda, da inoltrare al medico, contenente la specificazione del medicinale consegnato.
Il farmacista annota su apposito registro, le cui pagine sono dallo stesso numerate, timbrate e siglate, la consegna dei farmaci effettuata ai sensi del dm in esame, riportando il nome del farmaco, le iniziali del paziente e la condizione, tra quelle sopra riportate, che ha dato luogo alla consegna del farmaco, allegando, nei casi in cui è prevista, la dichiarazione di assunzione di responsabilità del cliente.

Scarica allegato per consegna farmaci senza prescrizione medica

Come sono classificati i medicinali e quali sono i costi?

Nell’ambito dell’assistenza farmaceutica, per identificare se il costo del medicinale è a carico dello stato o del cittadino, è stabilita la seguente classificazione (decreto legislativo 539/1992 e successive modificazioni): 

Classe “A”: comprende i farmaci essenziali e per le malattie croniche il cui costo è a carico dello stato. I medicinali che rientrano in questa fascia sono dunque gratuiti anche se, a seconda delle normative regionali, può essere previsto un ticket di compartecipazione alla spesa a carico del cittadino.

Classe “C”: tutti gli altri farmaci non appartenenti alla fascia “A”. La spesa per i farmaci di fascia c è a totale carico del cittadino. In pratica, per criterio residuale, in questa fascia vengono inseriti i farmaci che curano patologie di lieve entità o, comunque, non considerati essenziali o salvavita.

In seguito, dalla classe “C”, è stata creata la classe “C-bis” nella quale sono stati inseriti i farmaci di automedicazione anch’essi a totale carico del cittadino.

Esiste anche una fascia “H” che comprende i farmaci che, per caratteristiche farmacologiche, per modalità di somministrazione, per innovatività o per altri motivi di salute pubblica sono dispensabili negli ospedali (o per conto di questi nelle farmacie) o somministrabili negli ambulatori specialistici.

E’ l’aifa (l’agenzia italiana del farmaco) che valuta il rapporto beneficio-rischio del farmaco e procede periodicamente a inserire o modificare la presenza di un farmaco nelle fasce sopra descritte.

Cos’è il ticket?

Il ticket di compartecipazione alla spesa farmaceutica ha lo scopo di contenere i consumi. La normativa nazionale, dopo che la legge finanziaria per l’anno 2001 ha abolito ogni forme di compartecipazione alla spesa sanitaria per i medicinali di fascia a, demanda alle regioni la possibilità di prevedere, introducendo il ticket, una totale o parziale esclusione dalla rimborsabilità del medicinale di fascia a tenuto conto dell’andamento della spesa farmaceutcia locale.

Nella regione veneto il ticket e’ di 2 € per confezione fino ad un massimo di 4 € per ricetta (anche per antibiotici monodose, medicinali somministrabili solo per fleboclisi, di cui sono prescrivibili fino a 6 confezioni per ricetta)
per i farmaci non coperti da brevetto, inseriti nel sistema del rimborso di riferimento, qualora il medico prescriva un medicinale di costo più alto del prezzo di rimborso e indichi sulla ricetta la non sostituibilità del medicinale ovvero l’assistito rifiuti la sostituzione del medicinale più costoso con quello di prezzo più basso a totale carico del ssn, il cittadino, oltre alla differenza tra il prezzo del farmaco e quello di rimborso, paga anche la quota fissa.

Sono esenti dal pagamento della quota fissa di 2 € per confezione alcune categorie di soggetti visionabili sul portale della regione del veneto Esenzione dalla spesa farmaceutica – Regione del Veneto

Vedi allegato

Cosa sono i farmaci equivalenti?

Esistono alcuni farmaci che sono definiti “Equivalenti” di altri, vale a dire che contengono lo stesso principio attivo. Ogni farmaco, nel momento della immissione in commercio, ha una tutela brevettale che permette all’azienda produttrice di disporre per un periodo di tempo di un monopolio alla vendita di tale farmaco. La normativa internazionale, infatti, riconosce all’azienda farmaceutica le spese sostenute per la ricerca scientifica consentendogli, per un arco di tempo corrispondente a circa 20 anni, di commercializzare in esclusiva il nuovo farmaco. Una volta scaduto il brevetto e il periodo di utilizzo di esclusiva, il principio attivo può essere utilizzato da altre aziende che potranno produrre e commercializzare farmaci equivalenti a quello di origine.


Un farmaco è equivalente di un altro quando sono uguali:

· il principio attivo (identità chimica)

· la quantità (dosaggio)

· la forma farmaceutica (compresse, capsule, etc.)

· la via di somministrazione (locale, orale, intramuscolo, etc.)

I farmaci equivalenti, inoltre:
– hanno un costo minore in quanto il prezzo di remunerazione è scontato delle spese di ricerca;
 – riportano come nome il principio attivo accompagnato da quello dell’azienda farmaceutica;
– sono gratuiti (fatto salvo il pagamento del ticket se previsto) fino a una cifra pari al prezzo più basso tra i medicinali presenti nel ciclo distributivo regionale: nel caso il medico vieti la sostituzione con un farmaco equivalente, o lo stesso paziente non la accetti, quest’ultimo dovrà pagare la differenza.

La legislazione italiana prevede che, qualora il medico non abbia scritto sulla ricetta la dicitura “Non sostituibile” il farmacista può proporre al cittadino i farmaci equivalenti al farmaco riportato nella ricetta con costo più basso.
Il cittadino ha, comunque, facoltà di richiedere il farmaco originale indicato nella ricetta: in questo caso, tuttavia, dovrà pagare la differenza di costo rispetto al farmaco equivalente.

Per conoscere la lista dei farmaci equivalenti rispetto a un principio attivo e la quota di rimborso che lo stato riconosce per il farmaco è possibile consultare la “Lista di trasparenza” Agenzia Farmaco che l’aifa aggiorna periodicamente.

Cosa fare in caso di presunto avvelenamento?

Non esiste un antidoto universale ne’ un atteggiamento valido in tutti i casi, ma solo rimedi specifici e molto diversi tra di loro. Per questo motivo e’ importante restare calmi, controllare la situazione e non farsi prendere dal panico, ma telefonare al centro antiveleni per avere le istruzioni necessarie.

a. Non aspettare che compaiano i sintomi se c’e’ il dubbio di aver assunto una sostanza velenosa o una dose eccessiva di un farmaco: telefona immediatamente al centro antiveleni

b. Interroga l’interessato per acquisire informazioni sul prodotto ingerito e sulla quantita’; in ogni caso osserva nei paraggi per vedere se ci sono confezioni sospette

c. Se e’ stato assunto un farmaco indica (possibilmente dal foglietto illustrativo) il nome commerciale ed il principio attivo

d. Indica le condizioni del paziente, se vomita, se ha difficolta’ di respirazione, se ha sonnolenza, convulsioni, etc.

e. Non provocare il vomito senza una precisa indicazione del medico,

f. Evita di somministrare acqua o latte senza una precisa indicazione del medico,

g. Andando al pronto soccorso porta il contenitore della sostanza ingerita e, se possibile, eventuali residui di vomito per poterli far analizzare,

h. Verifica che nell’armadietto siano presenti il dimeticone ed il carbone attivo reperibili in farmacia (azione gastroprotettiva, antischiuma ed assorbente).

Cosa fare in caso di reazione avversa a un farmaco?

Per reazione avversa si intende qualsiasi risposta indesiderata ed involontaria che si verifica in seguito alla somministrazione di un farmaco appropriato allo scopo desiderato. Solitamente non è possibile prevedere l’evenienza di una reazione allergica a farmaci però sono stati identificati alcuni fattori che possono influenzare l’induzione di tali reazioni. Tali fattori dipendono dal trattamento e dal soggetto trattato. Se ci si trova davanti ad un caso di sospetta reazione avversa da farmaco è indispensabile segnalarlo al proprio medico o al farmacista. Si invita inoltre a compilare la scheda di segnalzione reazione avversa presente sul sito di aifa: Moduli segnalazione reazioni avverse | Agenzia Italiana del Farmaco (aifa.gov.it)

Si possono assumere farmaci in gravidanza?

L’agenzia italiana del farmaco, al fine di correggere una percezione distorta, ancora radicata nell’opinione pubblica, che identifica l’impiego del farmaco in gravidanza con la comparsa di effetti teratogeni sul feto e di sensibilizzare cittadini e operatori sanitari sull’importanza degli studi clinici in pediatria per garantire cure più sicure ed appropriate, ha realizzato nel 2014 due progetti scientifico-comunicativi: “farmaci e gravidanza” e “farmaci e pediatria”.

Durante la gravidanza la madre e il feto rappresentano infatti un’unità inseparabile e lo stato di salute della madre costituisce un requisito indispensabile per un regolare sviluppo del feto. La campagna di comunicazione si propone di definire i seguenti messaggi principali:


· Il farmaco in gravidanza, quando necessario e prescritto dal medico, deve essere assunto per la salute della donna e del proprio bambino;


· Non curarsi mette a rischio la salute del nascituro e la propria;


· Una malattia cronica che richiede cure farmacologiche non e’ incompatibile con la gravidanza; è opportuno parlarne con il proprio medico;


· La sostituzione di un farmaco prescritto in gravidanza, o la modifica delle dosi, deve essere effettuata esclusivamente dal medico;


· Solo il 2% degli effetti teratogeni sono dovuti ai farmaci in gravidanza;


· Il dosaggio di molte terapie croniche può richiedere di essere rimodulato.

Avvalendosi del contributo dei massimi esperti in ginecologia, genetica, teratologia, allergologia e immunologia, l’aifa ha realizzato l’opuscolo “per te e per me, mamma” e una “guida al corretto uso dei farmaci in gravidanza” che descrive le 31 patologie più comuni legate alla gravidanza e le terapie farmacologiche più appropriate. Fonte: www.aifa.gov.it

Come si misura correttamente la pressione arteriosa a casa?

L’ alta pressione sanguigna e’ uno dei piu’ comuni problemi di salute che si riscontra nella società e che costituisce un alto fattore di rischio per la salute. Per chi e’ iperteso, e’ importantissimo controllare la pressione regolarmente per verificare lo stato di avanzamento della terapia in corso ed eventuali miglioramenti ottenuti.

Definizione dell’ ipertensione (secondo who – wordl healt organisation):
Normoteso pressione sistolica 90 mmhg
Lieve ipertensione pressione sistolica tra 140 e 180 mm hg e diastolica tra 90-105 mm hg
Ipertensione moderata e severa pressione sistolica > 140 mm hg e diastolica >105 mm hg.

Ma un controllo periodico della pressione e’ consigliabile a tutti, proprio a scopo preventivo. Il controllo della pressione puo’ essere fatto dal medico, in farmacia, oppure a casa. Se la misurazione deve essere fatta spesso o si e’ nell’ impossibilita’ di uscire di casa, esistono ottimi apparecchi elettronici che consentono un’ automisurazione del tutto attendibile. Trattasi di apparecchi automatici, semplicissimi da usare e che non necessitano di stetoscopio.

Regole per l’automisurazione corretta della pressione arteriosa:


· è molto importante che le misurazioni vengano fatte sempre in presenza delle stesse condizioni, quindi sempre alla stessa ora.


· anche lo stato fisico e mentale dovrebbe sempre essere lo stesso, non controllatevi la pressione se siete agitati o in preda ad ansia, i valori non sarebbero attendibili.


· prima della misurazione, e’ buona norma sedersi e rilassarsi fino a raggiungere una respirazione regolare e tranquilla.


· non bere caffe’ o fumare sigarette nella mezz’ ora precedente la misurazione.


· le temperature troppo basse aumentano la pressione, la t ideale per la misurazione e’ intorno ai 20°.


· il bracciale viene posizionato sul braccio sinistro e piu’ o meno alla stessa altezza del cuore, eventualmente rialzate il braccio collocandovi sotto un cuscino.


· se il vostro apparecchio non prevede la stampa di un promemoria, segnatevi sempre i valori della pressione massima, minima e delle pulsazioni; unitamente all’ ora e alla data della misurazione.


· il vostro medico, in base a tali risultati, potra’ prescrivervi la cura piu’ adatta o verificare l’ andamento di una cura gia’ in corso. Nella maggior parte dei casi l’ ipertensione puo’ essere risolta correggendo lo stile di vita (alimentazione, attivita’ fisica, ecc) e non solo assumendo un farmaco.

Quali servizi si possono trovare in farmacia?

Oltre alla dispensazione del farmaco, di prodotti per la salute e relativi consigli del farmacista, in farmacia e’ possible trovare i seguenti servizi afferenti alla cosidetta “farmacia dei servizi” (dm. 16.12.2010 e 8.07.2011):


· prelievo capillare (per glicemia, colesterolo e trigliceridi, emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito)


· misurazione della pressione arteriosa


· misurazione di componenti delle urine (quali acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, ph, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria)


· test ovulazione, test gravidanza e test menopausa per la misurazione dei livelli dell’ormone fsa nelle urine


· screening colon retto (progetto regionale – screening gratuito)


· misurazione della capacità polmonare tramite auto-spirometria


· misurazione saturazione percentuale dell’ossigeno


· elettrocardiogramma, holter pressorio e cardiaco con modalità di telerefertazione che viene effettuata in collegamento con centri di cardiologia accreditati dalle regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali.

E tanti altri servizi… chiedi sempre alla tua farmacia di fiducia!